domenica 27 gennaio 2008

ANGELI-PREFAZIONE

Noi tutti sappiamo che degli Angeli ce ne ha parlato Dio stesso; non è quindi possibile dubitare dell'esistenza di questi esseri, se ci proclamiamo credenti.

Come ci riporta Il Dizionario della Bibbia edita da Vallardi, "... secondo gli insegnamenti di Gesù, gli angeli sono immuni dalle esigenze della natura umana, ma vegliano sul destino degli uomini". Scarna ed essenziale questa descrizione. Per fortuna non mancano però descrizioni più complete, più ricche, magari anche un tantino fantasiose a volte. Il più delle volte sono descrizioni che risentono della cultura e dell'epoca di quelle società in cui sono nate, e non potrebbe essere altrimenti. Sono moltissime le persone, in tutte le latitudini ed in ogni tempo, che dichiarano di aver visto un angelo. Come si spiega allora la cortina di silenzio che è calata, specialmente in questo secolo e specialmente nel mondo "evoluto", su queste creature di Dio?

Brevemente: che ne pensate di quell'uomo che, volendo fare una indagine scientifica e minuziosa dei tipi di pesce contenuti nell'oceano, utilizza per la sua ricerca una rete per la pesca a strascico con le maglie di due centimetri e mezzo di lato? Alla fine della sua indagine risultò che molte erano le specie che vivevano nell'oceano: delfini e balene, squali e tartarughe barracuda e polipi, e molte altre specie. Per quella ricerca, quell'uomo ricevette molti onori e molti premi ed i suoi studi sono indicati ancora oggi come esempio di "rigore scientifico". Una delle conclusioni a cui pervenne a seguito di quello studio, fu la teoria che nell'oceano non esiste alcuna specie animale al di sotto dei due centimetri e mezzo di lunghezza!

"Ecce homo!", disse Nietzsche, questo è l'uomo!

Questo racconto, grottesco e paradossale, è riportato nel "Libro degli Angeli" di H.C. Moolenburgh pubblicato dalla Hermes Edizioni, che ha voluto dimostrare come siano praticamente gli stessi i motivi per cui "... l'angelologia, ovvero lo studio degli angeli, non viene più insegnata all'università. Gli angeli non si trovano più perché le maglie delle reti sono troppo larghe ed essi scivolano via dalle maglie del nostro modo di pensare".+

Paola Giovetti, nella sua prefazione scritta per il libro sugli Angeli del dottor H.C. Moolenburgh, racconta quale è stato il motivo che, dopo molti anni dal suo verificarsi, indusse il dottor Moolenburgh a condurre un'inchiesta presso alcune centinaia dei suoi pazienti, chiedendo loro se avevano mai visto un angelo. Da quell'inchiesta è scaturito il libro del dottor Moolenburgh, "Il libro degli Angeli", pubblicato dalle Edizioni Hermes.

Il motivo ha lontane origini: quando era ancora un ragazzo, in un cielo trasparente solcato da nubi bianche, egli vide un angelo "... con ali leggere e vesti che arrivavano fino ai piedi, che si librava sulle dune della spiaggia". L'immagine svanì lentamente lasciando il ragazzo stupefatto ed emozionato.

L'esperienza non venne dimenticata e, molti anni dopo, il dottor Moolenburgh cercò di saperne di più. Soprattutto voleva sapere se c'erano altre persone che avevano avuto esperienze simili alla sua. Ce n'erano eccome! Lo straordinario successo del libro in tutto il mondo, che riporta i risultati della sua inchiesta, dimostra quanto in realtà sia superiore ad ogni ipotesi frettolosa e superficiale il numero delle persone che, in un modo o in un altro, ha avuto esperienze angeliche.

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